DOMENICA 13 LUGLIO H.8,45- 12,00 CA – PRENOTAZIONI ENTRO IL 10 LUGLIO
Un tour particolare che ci restituisce la Grande Importanza storica e strategica del piccolo borgo di Settimo Vittone e la vicenda affascinante della Regina Ansgarda, dei Primi Marchesi di Ivrea, lo scavo nella pieve legato alla scoperta della particolare Fonte Battesimale e un’ intricata serie di rebus in fase di studio
Il toponimo rivela le origini : già importane mansio (stazione di sosta e cambio cavalli) in età romana, posta a 7 miglia da Eporedia sulla via delle Gallie, a ridosso della Dora. Nel medioevo il borgo si sposta in altura lungo la via Francigena, diventando noto per i WITTONES (sec. XII): guide locali che accompagnavano i viaggiatori (mercanti e pellegrini) proteggendoli dalle insidie del percorso dominato da castelli e briganti.
Settimo acquisì notorietà e prestigio nella tarda età carolingia (seconda metà IX sec.) grazie alla Regina Ansgarda degli Ascarici sorella del potente marchese Anscario, capostipite dei Marchesi di Ivrea, che nell’ 897 dal Castellazzo comandava un’importantissima regione pari agli attuali Piemonte e Liguria.
Moglie ripudiata dell’ultimo imperatore di stirpe carolingia Ludovico il Balbo, la Regina Ansgarda scelse lo sperone di roccia di Settimo, al confine tra i regni di Italia e di Borgogna, che passava all’altezza di Bard, in cui fondare il proprio Castello, e una serie di edifici di culto destinati alla sepoltura dei due nobili carolingi : la Pieve di San Lorenzo e il Battistero di San Giovanni.
Gli scavi nella Pieve di San Lorenzo, dagli affreschi meravigliosi, grazie all’intuizione dall’archeologa Lorenza Boni per la Soprintendenza, hanno condotto alla scoperta sensazionale del Battistero, attorniato da teschi e dalla sepoltura atipica di una giovinetta cui resti sono stati oggetto di studio da parte del dipartimento di anatomia forense legale di Torino.
Partiamo dunque per questo viaggio nel tempo sul filo dell’archeologia, ritrovando il Mansio romano, il vivace Borgo medievale animato di Wittones, e soprattutto la nostalgica vicenda della Beata Ansgarda – qui sepolta, con i dettagli a volte sinistri dell’enigma medievale che Pieve e Battistero stanno ancora rivelando…….
Prima parte dedicata alla Mansio, in pianura
seguirà salita a piedi fino alla pieve tramite la Via dei Piloni : salita facile ma in salita, chi non se la sente può aspettare il gruppo all'ingresso della Pieve - parcheggiando in Piazzale Conte Rinaldo
- portarsi bottiglietta di acqua e snack spezza mattinata
- tour termina intorno alle h.12,15 ca