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Bricherasio (in Piemontese Bricheras, in occitano Bricairàs, e in francese Briqueras) è un grazioso Comune Piemontese di ca di 4.648 (al 31-8-2023) abitanti che si trova all’imbocco della Valle Pellice, vicino a Pinerolo , e fa parte dell’Unione Montana Pinerolese.

Il nome Bricherasio pare derivi da “Brich”, che in Piemontese significa “altura” – anche se coesiste ipotesi di origine dal nome celtico di persona Briccarius o Brittgarius.

Esistono tracce di insediamenti preistorici e romani, ma il borgo compare sostanzialmente nella storia grazie al legame con la famiglia Savoia-d’Acaja di Pinerolo intorno a cui aveva giurato fedeltà . Nel 1360 la sconfitta di Giacomo d’Acaja nella guerra contro Amedeo di Savoia impose un cambio di signoria e Bricherasio, che fu concessa in feudo ad una famiglia di origini monferrine, i Cacherano, che condussero un governo benevolo e di grande sviluppo commerciale ed economico per il piccolo borgo.

Il XVI secolo con le guerre in Italia fra Spagnoli e Francesi per conquistare l’egemonia in Europa vide devasto’ anche Bricherasio che venne conquistata da un contingente francese, con il l grande assedio del 1594. Nel 1630 finalmente il Castello tornò ai Savoia ma il borgo era devastato dalle guerre e dai sopraggiunti contrasti religiosi tra valdesi e cristiani.

La fine della guerra di successione spagnola nel 1714 pose termine al periodo piu’ buio per Bricherasio. Durante il Settecento assistiamo ad una ripresa economica : rifioriscono le attività economiche, l’agricoltura riprende vigore e il paese viene abbellito e rimodernato.
Nel 1797 lo spirito populista della Rivoluzione francese raggiunse anche le terre della bassa Valle Pellice e a Bricherasio furono cacciati i Cacherano e proclamata la fedeltà al governo provvisorio repubblicano del Piemonte. Tuttavia, i Cacherano tornarono nel1814 durante la Restaurazione, in una Bricherasio entusiasta alle notizie dei moti del 1848 che festeggia la spedizione di Garibaldi.
Il paese si sviluppò grazie anche all’opera di personaggi illustri come il generale Filippo Brignone ed Edoardo Giretti: furono sistemate le scuole, restaurato e riorganizzato l’ospedale e creato l’asilo infantile. Prosperarono le industrie della seta, dei distillati e del cioccolato favorite negli scambi con il resto del Piemonte anche grazie all’arrivo delle linee ferroviarie.
Il periodo fascista oscurò la vita pubblica e purtroppo anche a Bricherasio si verificarono tristi episodi in seguidto alla Resistenza, con eccidi e atti eroici. Tra questi ricordiamo quello della borgata Badariotti, in cui il 18 novembre 1944 truppe tedesche e italiane della repubblica di Salò sterminarono durante un’azione di rastrellamento un’intera innocente famiglia e ovviamente tutti quelli legati alla Resistenza Partigiana nella Valle Pellice, tra cui la cattura e tortura di Guglielmo Jervis . Il boom economico con lo sviluppo dell’industria edile, la trasformazione dell’ospedale in casa di riposo e la costruzione della scuola media del capoluogo contribuirono a rendere Bricherasio un paese moderno e dotato di tutti i servizi, che continua la sua crescita anche oggi.