Moltiplicate per due tutte le bellezze che offrono le destinazioni del Piemonte e comunque non eguaglierete un viaggio alla scoperta del Canavese. Questa variegata destinazione è rimasta relativamente incontaminata dal turismo di massa e, lasciandovi alle spalle i sentieri battuti, vivrete numerose esperienze da spuntare nella lista “cose da fare almeno una volta nella vita”.
Il Canavese ospita il Parco Nazionale del Gran Paradiso, 5 siti Unesco, tra cui Ivrea città industriale del XX secolo, castelli, borghi, laghi ed è la terra del vitigno Erbaluce e del Nebbiolo di Carema, il mix perfetto per tante attività a contatto diretto con la natura, esperienze culturali e tour enogastronomici, vivere momenti indimenticabili in Piemonte, a pochi chilometri da Milano e Torino al confine con la Valle d’Aosta.
Esperienze con i nostri Tour
Il nostro territorio, il Canavese, o più precisamente l’Anfiteatro Morenico di Ivrea ci presenta, già quando ci affacciamo arrivando da Nord (dalla confinante Valle d’Aosta), da Est (da Milano, Santhià) o da Sud-SudOvest (Torino) un paesaggio verdissimo che si distende morbido tra verdi vallate e dolci colline costellate di vigneti, laghi, corsi d’acqua, ricco di storia e di reperti inestimabili.
Protetto ad est dalla linea dritta e precisa della Serra Morenica e ad Ovest dalla Valchiusella, sembra accoglierci tra le sue braccia serbando in grembo i suoi tesori, Ivrea sede della colonia Romana di Eporedia, preceduta da un abitato celtico regala delle emozioni storico culturali uniche nel suo genere.
Le strade del vino, costeggiate da numerosi vigneti autoctoni portano a scoprire percorsi di interesse storico-naturalistico immersi in un suggestivo paesaggio naturale, senza dimenticare l’ incredibile area di Borgofranco d’ Ivrea che ospita i Balmetti delle cantine antiche costruite su un fenomeno naturale che provoca la fuoriuscita di correnti d’aria denominate “ore” da alcune cavità della montagna: esse consentono di mantenere all’interno delle cantine umidità e temperature costanti (7-8 gradi in tutte le stagioni).
In questo ambiente pressoché incontaminato, chi ama fare attività outdoor e gli amanti dello sport nella natura possono in ogni stagione scoprire numerose occasioni per divertirsi e stare bene.
I laghi d’Ivrea, il lago Sirio, il lago Pistono, il lago Nero, il lago Campagna e il lago San Michele che sono raccolti nel Parco dei 5 laghi sono tutti di straordinaria bellezza e immersi in una folta vegetazione tra la quale vive e sopravvive una ricca e variegata fauna.
Moltissimi itinerari sono segnalati e sono adatti ad escursionisti di tutte le età. Sono percorribili sia a piedi che in bicicletta che anche con carrozze trainate da cavalli.
Noi di Life in Progress, scegliamo gli itinerari migliori a seconda delle diverse stagioni e vi accompagniamo nella esplorazione in modo discreto ma pronti a rispondere alle vostre domande e curiosità.
Naturalmente conosciamo i posti migliori per fare delle soste sia se vi porterete il pranzo al sacco sia se vorrete gustare con noi i prodotti tipici di una località che propone molte specialità uniche, per chi ama i formaggi pregiati e introvabili della tradizione alpina, e vuole scoprire il Civrin della Val Chiusella, mangiare il Salignun con le Miasse , la Toma ‘d Trausela, il Murtret di Quincinetto e tutte le tome prelibate che gli alpeggi delle valli Orco e Soana, deve arrivare in Canavese.
Dove potrà anche gustare un altro prodotto tipico il Salam ‘d patata, i prodotti del bosco dai funghi ai piccoli frutti come i mirtilli, ai fiori di gaggia (acacia), il dolce miele di questi ultimi, ma anche quello più robusto di castagna. Per concludere con i dolci dal sapore contadino, la cui tradizione risiede nei forni comuni dei paesi: i torcetti di Agliè, i nocciolini di Chivasso, i canestrelli, le paste ‘d melia,…
E anche per chi ama le verdure, gli ortaggi, i legumi e le farine il Canavese offre prodotti tipici ed esclusivi: la piattella di Cortereggio, il cavolo verza di Montalto, le cipolline di Ivrea, il pomodoro costoluto di Chivasso, il mais Pignoletto Rosso di Banchette,…l’ Ajucca, erba spontanea con la quale si prepara una prelibata zuppa a base di pane raffermo.
E torniamo da dove siamo partiti: il territorio, la cui origine glaciale, rende le sue terre ricche di sali minerali e quindi luogo ideale per la coltivazione della vite; ma non solo la presenza dei laghi che abbiamo avuto modo di incontrare, le colline dell’anfiteatro morenico, la costante ventilazione proveniente dalla Valle d’Aosta rendono il microclima canavesano particolarmente favorevole per la viticoltura.
Il paesaggio è stato modificato dalla coltivazione della vita rendendolo particolarmente suggestivo, grazie ai pilastri in pietra denominati Pilun. Tra i vini locali più conosciuti troviamo: l’Erbaluce di Caluso DOCG, il Carema DOC, il Canavese Rosso DOC.